Trincee e fortificazioni Lago di Garda  

Forti del Garda

Fortificazioni, trincee, percorsi della Grande Guerra nel Parco Alto Garda Bresciano

Le postazioni, le strade, la storia.
Nuovi percorsi guidati per il Centenario della Grande Guerra
realizzati con i finanziamenti di Regione Lombardia
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Batteria di artiglieria sul crinale di Monte Cas con linee fortificate di protezione.

Batteria con postazioni in barbetta fronte Nord sul crinale di Monte Cas, protetta da doppia linea fortificata con trincee e rifugi dislocata sulle pendici del monte stesso, fronte Valle San Michele.

Carta 4Land Monte Cas

Il crinale fortificato di Monte Cas è molto noto e frequentato, sia per le splendide vedute sul lago che per l'agevole accessibilità con strada asfaltata da Tignale (Olzano) verso le moderne palazzine del santuario. Ben note sono quindi le installazioni dislocate sul crinale del monte, lungo il sentiero Segnavia 266 (ex carreggiabile militare conservante i cippi paracarro originali in pietra). Vi erano dislocate otto piazzole di artiglieria in barbetta, orientate verso Nord, collegate al sentiero principale da brevi tratti carrellabili, ciascuna dotata di una piazzola di servizio con funzioni di riservetta nelle immediate vicinanze.

Rifugio in galleriaNella fiancata rocciosa sul lato nord della strada si aprono numerosi ricoveri in galleria, in origine adibiti a riservette: atualmente sono pericolanti e parzialmente crollati per la natura friabile della roccia e l'asportazione delle armature di sostegno in legno di cui erano dotati.

Osservatorio artiglieria Monte CastelloIl complesso di artiglieria era supportato da un osservatorio in cupola blindata (oggi parzialmente cancellato da un brutto cubo di cemento che sorregge l'inevitabile croce): il vano di osservazione in cupola costituisce lo sbocco superiore di una galleria lunga una ventina di metri, sviluppata su 3 livelli, con accesso principale sul sentiero Segnavia 266 (R 5): la comunicazione tra i piani era assicurata da scale metalliche verticali, ora asportate.

 

 

 

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