Trincee e fortificazioni Lago di Garda  

Forti del Garda

Fortificazioni, trincee, percorsi della Grande Guerra nel Parco Alto Garda Bresciano

Le postazioni, le strade, la storia.
Nuovi percorsi guidati per il Centenario della Grande Guerra
realizzati con i finanziamenti di Regione Lombardia
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Nel punto in cui la raggiungiamo si biforca anche in un ramo carreggiabile verso Est, molto ampio, che raggiungeva il caposaldo di Dosso Pennalever: mentre di questo non sono state ritrovate tracce, dopo solo 300 metri è invece possibile individuare a Nord della strada un promontorio roccioso nel quale sono ricavate due riservette in caverna e sulla cui sommità sono individuabili le piazzole in barbetta di una batteria di artiglieria. 

Per ritornare al rifugio possiamo invece seguire il ramo Sud (Segnavia 421) che raggiunge la strada principale (Tremalzo-Nota-Guil) esattamente in corrispondenza del Passo, segnalato da una bandiera metalllica Rossa posta a ricordo dello scontro con cui gli Schutzen Trentini misero in fuga le truppe Francesi.

Basta seguire la carreggiabile verso Ovest per ritrovarsi in breve al Rifugio Alpini.

Il caposaldo del trincerone, il cimitero di Guerra e l'ospedale

Questo è il classico giretto che più o meno tutti conoscono e percorrono: basta scendere dal Rifugio in direzione Sud risalendo il pendio opposto lungo un sentiero ben segnalato in direzione dei ruderi ben visibili di un trincerone in calcestruzzo che cinge la sella tra due alture: la struttura, dotata di numerose feritoie di fucileria, era originariamente protetta da una copertura superiore. All'estremità Est, una struttura moderna con campana non fa parte del complesso difensivo.

Meno evidente è il fatto che il trincerone prosegue in entrambe le direzioni sotto forma di trincea in terra parzialmente ricoperta; in particolare il tratto ovest cinge completamente la sommità dell'altura, rinforzato da una casamatta di cemento di cui restano ruderi degradati ma ben riconoscibili.

Scendendo la valletta alle spalle del trincerone, il fianco destro dell'altura mostra diverse bretelle di collegamento che portano ai resti di alcuni ricoveri scavati in galleria (oggi visibili solo un paio di ingressi rinforzati in calcestruzzo).

Scesi fin quasi alla strada si supera un cimitero di guerra, rimaneggiato in tempi successivi, che ospitò temporaneamente i corpi di soldati e operai morti in quest'area, in particolari una dozzina periti nell'incendio di una baracca. Nessuna salma è oggi presente, restano solo un paio di lapidi commemorative.

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